Quali sono i rimedi contro il reflusso gastrico? Questo disturbo, molto comune e parecchio fastidioso, può causare acidità di stomaco e bruciori e anche rigurgiti di diversa intensità. Purtroppo una persona su tre, prima o poi, si trova ad affrontare questo malessere e la fascia di età più interessata comprende uomini e donne tra i 30 e i 50 anni. La causa meccanica del reflusso gastroesofageo (è questo il termine tecnico) è la risalita involontaria del contenuto gastrico lungo l’esofago. Un corretto regime alimentare e uno stile di vita meno stressante possono aiutare a contrastarlo. Non solo. Esistono diversi rimedi naturali e farmacologici che costituiscono un valido aiuto e portano un notevole sollievo.
CHE COSA AVVIENE NEL NOSTRO ORGANISMO
Prima di analizzare i diversi rimedi contro il reflusso, capiamo insieme cosa avviene “dentro di noi”, causando l’inconveniente dell’acidità di stomaco e non solo. Ogni volta che mangiamo, il cibo passa dalla bocca allo stomaco attraverso l’esofago. Tra esofago e stomaco è presente una valvola chiamata cardias che si apre per far transitare il cibo e si chiude immediatamente dopo che questo è passato nello stomaco. Se il cardias non funziona bene (cioè resta aperto quando il cibo è nello stomaco) può accadere che parte del cibo ingerito, insieme ai succhi gastrici, torni nell’esofago. Il reflusso gastroesofageo è proprio questo: la risalita in esofago di materiale acido proveniente dallo stomaco.
I SINTOMI E LE CONSEGUENZE DEL REFLUSSO
In caso di reflusso, i succhi gastrici e l’acido provenienti dallo stomaco causano l’irritazione dell’esofago e dell’epitelio. Questo avviene perché l’esofago non è provvisto di sistemi di protezione contro l’acido cloridrico prodotto dallo stomaco. I sintomi e le conseguenze possono essere diversi:
- acidità di stomaco e/o bruciore
- mal di stomaco (parte alta)
- rigurgito, in alcuni casi fino alla gola
- dolore al petto, anche intenso
- aumento della salivazione
- possibile insorgere di carie dentali
- dolori alla deglutizione
- difficoltà e malesseri digestivi
- eruttazione
- raucedine, laringite, tosse cronica
- mal di gola
- dolori intercostali
I CIBI CHE È MEGLIO EVITARE
Uno dei più importanti rimedi contro il reflusso è intraprendere un corretto regime alimentare e conoscere quali sono i cibi da evitare. Entriamo nello specifico. Gli alimenti che possono aggravare la situazione sono:
- gli agrumi, perché contengono un’elevata quantità di sostanze acide
- le spezie, perché rallentano la digestione
- il caffè e il tè, perché amplificano il malessere collegato al reflusso
- i pomodori e il cioccolato, perché aggravano lo stato infiammatorio
- i superalcolici e le bevande gassate, perché causano più dolore e più acidità di stomaco
- carne rossa, fritti, formaggi grassi, cibi troppo elaborati o troppo salati perché stimolano la produzione di succhi gastrici e rallentano la digestione.
L’IMPORTANZA DI RIDURRE LO STRESS
Molte persone che soffrono di reflusso possono affermare che nei periodi di stress più intenso i vari sintomi (come l’acidità di stomaco) si aggravano e la sensazione di malessere aumenta. Infatti è assodato che lo stress, non solo intensifica la percezione dei sintomi da reflusso, ma ne aggrava l’entità. Per stare meglio, quindi, è necessario – oltre a seguire un corretto stile di vita, una sana alimentazione e seguire scrupolosamente le terapie farmacologiche consigliate dal proprio medico – è importante ridurre il più possibile lo stress. Ma come fare? Uno dei modi più pratici e immediati per combattere lo stress è ritagliarci almeno un’ora al giorno da dedicare completamente a noi stessi, facendo una qualsiasi attività che ci posa gratificare o rilassare veramente.
TERAPIE FARMACOLOGICHE
Per contrastare il reflusso, oltre all’adozione di un regime alimentare appropriato e di una serie di comportamenti corretti, può essere necessaria una terapia farmacologica. Esistono in particolare tre classi di farmaci che costituiscono validi rimedi contro il reflusso gastroesofageo. I farmaci procinetici che accelerano il tempo di svuotamento dello stomaco evitando che la lenta evacuazione favorisca il manifestarsi del disturbo. I farmaci protettori della mucosa esofagea che difendono la parete dell’esofago dall’attacco degli acidi, e i cosiddetti PPI (inibitori della pompa protonica) e gli antagonisti dei recettori H2. Questi farmaci, riducono l’acidità delle secrezioni gastriche e impediscono che il contenuto dello stomaco – in caso di reflusso – vada a corrodere la muscosa esofagea. Tutti questi farmaci, nel 95% dei casi, sono in grado di donare benessere ai pazienti che soffrono di malattia da reflusso. Esiste anche un’ipotesi di intervento chirurgico, ma riguarda la minoranza dei casi.
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